Le Stampanti Inkjet riconducibili alla categoria intermedia sono quelle che hanno un costo superiore ai 50 euro, sicuramente più performanti delle precedenti sia in termini di precisione, di velocità e di qualità. Sono il miglior compromesso fra le unità economiche e quelle fotografiche.
Di questa categoria fanno parte stampanti adatte per un uso regolare, che offrono una buona produttività.
Il costo
Il costo più elevato è giustificato non soltanto dalle prestazioni, ma anche da una migliore gestione dei consumabili (cartucce inchiostro separate di capacità standard) e della carta (vassoi più capienti e opzione duplex).
Le stampanti inkjet appartenenti a questa categoria generalmente impiegano cartucce ad alta capacità, dispongono di un’interfaccia di rete cablata e/o wireless, di cassetti della carta più capienti per assicurare un’autonomia superiore, di opzioni duplex
per la stampa automatica in fronte/retro e vantano una maggior robustezza per fronteggiare il carico di lavoro superiore rispetto ai modelli domestici.
Le stampanti fotografiche
Le stampanti inkjet fotografiche sono invece l’esatto contrario delle unità business: pur essendo teoricamente utilizzabili anche per la produzione di documenti generici, rendono al meglio nella riproduzione di immagini ad alta risoluzione su supporti dedicati.
A differenza delle stampanti inkjet generiche che possono avvicinarsi con un’approssimazione accettabile alla qualità fotografica, le stampanti fotografiche moderne possono raggiungerla agevolmente ottenendo ottimi risultati.
Questo è un tipo di stampanti che si rivolge ad un pubblico di appassionati che desiderano replicare a casa risultati propria i risultati di un laboratorio fotografico.
Le stampanti riconducibili a questa categoria hanno un sistema di stampa basato su sei o più inchiostri, generalmente i quattro colori base CMYK più il ciano fotografico e il magenta fotografici; alcune stampanti di fascia superiore dei vari produttori Stampanti Canon, Stampanti Epson, Stampanti Hp, includono anche altre tinte, quali rossi, blu o verdi.
Il nero in più
Alcune stampanti fotografiche si differenziano anche per l’impiego di più cartucce di nero, una soluzione che garantisce migliori risultati e una neutralità superiore nella stampa fotografica in bianco e nero. Es. Epson Stylus Photo R3000 dotata di due tonalità di nero, la Canon PIXMA PRO-1 dotata di cinque tonalità di neri.
Le stampanti come i modelli appena citati che compongono la fascia alta di mercato, con prezzi superiori ai 500 euro, sono in grado di stampare nei formati A3 (297 x 420 mm) e A3+(330 x 483 mm): si tratta di periferiche rivolte a fotografi e grafici professionisti, in grado di garantire prestazioni qualitative elevate e adatte e adatte per produrre stampe su una gamma molto estesa di supporti lucidi, satinati, opachi per Belle Arti e per archiviazione.
Le stampanti a sublimazione
Rimanendo in ambito fotografico, un’ulteriore categoria è quella della sublimazione del colore, come la serie Selphy di Canon, che utilizza un particolare procedimento termico per trasferire le immagini su speciali supporti di stampa.
Sul mercato, i modelli disponibili (anche se limitati ad un formato 10 x 15 cm, idoneo per la stampa fotografica), si possono acquistare con cifre abbordabili, alla pari di quelli di una inkjet economica.
Queste, sono stampanti molto facili da utilizzare, hanno ottime funzioni autonome e una buona qualità di stampa. A rimarcare la convenienza di questo tipo di stampante sono i bassi costi di gestione, circa 30 centesimi di euro a copia, grazie alla stessa tecnologia di stampa, basata sull’utilizzo congiunto di carta e cartucce a nastro dall’autonomia predefinita e costante, a differenza di una stampante inkjet dove l’autonomia è correlate alla percentuale di copertura di ciascun colore.