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Stampante InkJet

Stampanti InkJet

Le più diffuse per uso personale

Le stampanti inkjet, fra tutte le stampanti per uso personale sono la categoria più diffusa.
In una gamma molto ampia di modelli e prezzi adatti a tutte le tasche, potremmo individuare quattro tipologie di prodotti, che fanno riferimento ai produttori, Canon, Epson, Hp, Lexmark, che riconducono ad altrettanti segmenti di mercato: le inkjet economiche, quelle intermedie, le fotografiche e i modelli dedicati all’ambiente business.

Le inkjet entry-level sono proposte a prezzi che partono da circa 40 euro.
Si tratta di periferiche spesso presenti nelle offerte della grande distribuzione oppure proposte in bundle Pc, appetibili per i budget più limitati e per chi ne prevede un uso sporadico.

Prestazioni

Le presentazioni di queste stampanti inkjet sono mediamente modeste, ma sufficienti per un utilizzo limitato, per volumi di stampa ridotti e per la produzione di documenti prevalentemente testuali o con poca grafica. Il prezzo allettante spesso nasconde l’insidia di alti costi di gestione, dovute hai consumabili, aspetto che non dovrebbe mai essere sottovalutato nell’acquisto.

Per un’adeguata scelta del prodotto più adatto, prima dell’acquisto si dovrebbe valutare del carico di lavoro medio a cui la stampante sarà sottoposta e quali tipologie di documenti saranno prodotti con essa.
Un primo consiglio nella scelta della propria stampante può essere quello di non limitarsi ai dati tecnici pubblicati dai produttori, ma di approfondire l’analisi documentandosi sulle prestazioni effettive della macchina ricavate da recensioni affidabili.

Velocità e risoluzione; gli errori più comuni

Infatti, se si prende in esame la velocità di stampa dichiarata dalle case madri non rappresenta quasi mai un valore realistico delle effettive prestazioni della stampante perché è ottenuta con metodi non univoci e con documenti campione riprodotti in modalità standard, una condizione questa, che raramente rispecchia il normale utilizzo da parte dell’utente.

Altro valore da esaminare con cautele è quello della risoluzione di stampa da non interpretare come un valore assoluto, pur essendo un’informazione importante.
Errore comune è quello di confrontare la risoluzione di una stampante inkjet con quella di una laser. Infatti, anche se il valore più performante della prima sulla seconda, la precisione del testo è quasi sempre a vantaggio della stampante laser, la motivazione è da attribuire alla differente modalità di trasferimento e interazione di toner e inchiostri sui supporti cartacei.

Materiali di consumo

Altro aspetto da tenere in considerazione delle stampanti inkjet in particolare quelle molto economiche, è legato ai materiali di consumo: prestare attenzione al tipo di cartucce in dotazione, perché talvolta si tratta di versioni a contenuto ridotto che forniscono un’autonomia limitata, in alcuni casi può raggiungere anche solo un centinaio di pagine.

Anche la configurazione gioca un ruolo determinante: le unità di primo prezzo impiegano in genere due sole cartucce (una del nero l’altra per il colore), combinazione che comporta solitamente uno spreco d’inchiostri a colori e innalza di conseguenza il costo per singola copia.

In sintesi, ritornando alle considerazioni precedenti: budget permettendo, può essere più sensato investire in una inkjet dotata di cartucce standard separate, che a fronte di un investimento iniziale più elevato permette una gestione più parsimoniosa dei ricambi nel medio periodo.

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